Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

29 luglio 2008

Inchiostro nero…


Ecco un classico che a me piace molto: il risotto al nero di seppia.
E’ molto affascinante e quasi inquietante quel nero color inchiostro che colora i bianchi chicchi di riso…
Poi se si aggiunge qualche pomodorino il rosso può quasi sembrare della lava che scorre da un vulcano…
Ma dentro quel nero c’è il mare e si nascondono abilmente dei molluschi buonissimi, le seppie!
Insomma un piatto che è anche molto affascinante e misterioso, oltre che buono.
Farlo è un gioco da ragazzi: in una padella far imbiondire dell’aglio in poco olio extravergine. Quando sarà biondo, aggiungere delle seppie tagliate a pezzettini e le sacchette contenenti il nero che dopo poco si libererà e renderà le seppie quasi invisibili. Aggiungere a fine cottura qualche pomodorino pachino.
Preparare intanto un fumetto di pesce che servirà a bagnare il riso per il risotto. Cominciare a cuocere il risotto, aggiungendo di tanto in tanto il brodo di pesce e parte del composto di seppie e il loro nero. Continuare in tal modo, recuperando poi alla fine con del brodo gli umori della padella, il cui contenuto è stato nel frattempo vuotato nel risotto in cottura. Versare nel risotto anche quest’ultimo brodo.
Servire guarnendo con del prezzemolo fresco spezzettato grossolanamente.

25 luglio 2008

Un gradito premio….,


…Brillante Weblog”, mi è stato attribuito da Anna di ideeweekend e righeblu
Ecco le belle parole di Anna:

Le franc buveur di Enrico, un blog di idee personali e brillanti su cucina e storie di mare.

Grazie Anna!


Ed ecco il regolamento: "Il Brillante weblog è un premio assegnato a siti e blog che risaltano per la loro brillantezza, sia per i temi che per il design.” Lo scopo è promuovere tutti nella blogosfera mondiale! 1. al ricevimento del premio, bisogna scrivere un post mostrando il premio e citando il nome con link al blog di chi lo ha attribuito; 2. scegliere un minimo di 7 blog (o più) che si ritiene siano brillanti nei loro temi o nel loro design. Esibire il loro nome e link e avvisarli di avere ottenuto il Premio “Brillante Weblog” 3. (facoltativo) esibire la foto (il profilo) di chi ha premiato e di chi viene premiato nel proprio blog".

Ed ecco i miei premiati (premierei Anna ma non credo si possa ripremiare qualcuno):

(non in ordine di importanza):

Loste
Brillante per il suo graffiante stile e modo di scrivere e le sue belle foto

I filibustieri
Brillanti per il loro stile marinaro e la loro gustosa cucina di cambusa

Marguerited
Brillante per la “francesità” che traspare dal suo blog

Zenzero
Brillante per le ricette sempre originali e piene di storia, cultura e tradizione

Bretzel et cafè crème
Brillante per la fantasia e la differenziazione delle ricette, dei cibi scelti e degli argomenti proposti

Beaualalouche
Brillante per le sue dettagliate descrizioni anche fotografiche e l’originalità delle ricette

Helène
Brillante per la proposta di ricette e luoghi della mia amata Bretagna

19 luglio 2008

Street food alla napoletana

Da assiduo frequentatore della natìa Napoli, e in particolare del quartiere Vomero, ogni tanto faccio capolino in una friggitoria che chi abita a Napoli e al Vomero conosce molto bene. Si tratta della “friggitoria Vomero” a Piazza Fuca.
A Napoli, per chi non lo sapesse, vi sono centinaia di friggitorie ma questa è una delle migliori della città, a mio avviso.
Quello che si può trovare in un luogo come questo è presto detto (sempre per chi non conosce questi tempi del cosiddetto street food): paste cresciute (piccole zeppole di pasta di pane, fritte), crocché (panzarotti di patate), arancini piccoli e grandi, melanzane e zucchine in pastella, scagliuozz’(polenta fritta) e naturalmente le mitiche pizze. Di pizze ovviamente ve ne sono di fritte, ma anche (buonissime) quelle al forno.
Qualche parola in più vorrei spenderla sulla pizza fritta, detta pure “montanara”. Non mi chiedete il perché di questo nome perché non lo so. So solo che è buonissima. E’ una pizzetta fritta con sopra pomodoro, mozzarella, parmigiano (fondamentale) e basilico.
Una ottima pizza fritta (inimitabile secondo me) l’ho invece mangiata a Ischia sul mare in uno stabilimento balneare ad Ischia Porto: meno alta, ma più larga e di gran lunga la più buona di quelle che ho mai mangiato!
Per tornare ai prodotti della friggitoria Vomero (non avevo mica ancora finito di elencarli…) c’è da menzionare anche la frittatina di maccheroni (altro prodotto mitico) e le alghe fritte.
Quando si vuol mangiare veloce, ma bene facendo qualche piccolo sgarro alla dieta, andate lì e non ve ne pentirete!

13 luglio 2008

I villaggi di pescatori

Ovviamente un amante del mare come me non può non adorare i villaggi di pescatori.
Ci sono degli ingredienti veramente apprezzabili in questi posti che, proprio come in una ricetta, messi insieme fanno un piatto eccezionale!
Gli ingredienti (per tante persone, non solo per 4…) sono: beh, il mare, le casette colorate dei pescatori, le barchette altrettanto colorate in mezzo al mare o sulla riva, le reti sul molo, la semplicità del luogo, le facce cotte dal sole delle persone, le tavernette sul mare che cucinano in modo semplice il pesce appena pescato…, le pescherie con del pesce freschissimo…Altro? Per ora non mi viene in mente altro, ma penso che quelli che ho elencato siano già ampiamente più che sufficienti.
Non è però semplicissimo trovare villaggi di pescatori con queste caratteristiche. Accade invece spesso che tali villaggi vengano “involgariti” da fast food, boutique di (più o meno) alta moda, ristoranti ultrafighetti, gente che se la tira e modaiola. Allora in questi casi questi posti su di me hanno l’effetto opposto: li detesto!
Per fortuna qualche posto ancora autentico si salva (io chiamo questi posti con una mia personalissima espressione “ad alto tasso di marineria”) e spesso lo si trova di più all’estero (Bretagna, Normandia) ma anche nella nostra Liguria, a Ischia (Ischia Ponte) e in generale nei posti non eccessivamente turistici e alla moda.
Se avete da segnalare qualche “autentico” borgo di pescatori, fatemelo sapere: andrò presto a visitarlo!

6 luglio 2008

Un’inedita Ischia

Conosco benissimo Ischia e in effetti sul mio blog non ho mai parlato troppo di questa bellissima isola. E allora anche per soddisfare chi me l’ha fatto notare :), dedico un post all’“isola verde”.
Ma non parlerò delle classiche spiagge dell’isola dove si va di consueto, ma al contrario di un luogo forse poco conosciuto, ma bellissimo.
Sto parlando del giardino botanico de "La Mortella" (che vuol dire mirto in dialetto) che fu del compositore inglese William Walton che ha vissuto ad Ischia, nel comune di Forio, dal 1949. La sua moglie argentina Susana oggi gestisce questo giardino che ha una superficie di ventimila metri quadrati e dove sono presenti bellissime piante provenienti da numerosi paesi del mondo.
Nel 1956 il famoso architetto Russel Page realizzò tale giardino integrandolo con il paesaggio roccioso di origine vulcanica.
Le varie zone del giardino sono collegate con viali, sentieri, scale che conducono il turista a vedere dall’alto tutta la baia di Forio, una bellissima zona dell’isola.
Nel periodo che va dalla primavera all'autunno, vengono inoltre organizzati concerti ed altre manifestazioni culturali.

Dalla foto potete appunto vedere Forio e in fondo cerchiata una chiesetta (forse si vede poco, ma è sotto la scritta in rosso) che a me piace moltissimo: la chiesa del Soccorso, molto semplice, bianca, piccola si staglia tra un cielo azzurrissimo e un mare blu scuro.
Lì vicino una sosta impedibile da fare è in un ristorante tra i più buoni dell’isola: Umberto a mare.
A tal proposito ricordo ancora le parole di entusiasmo di un signore di Milano che in qualche forum di cucina di qualche anno fa parlava benissimo di questo ristorante.
Parlava del cosiddetto "polpo dolce forte", ovvero un'insalata di polipo con peperoncino verde e scaglie di cioccolato amaro…Parlava di una leggera marinata di mare con un timballo di riso basmati e, all'interno di questo dei pezzetti di limone di Ischia….Di taccozzette al ragù di pesce di scoglio e di "paccheri dolce mare", cioè con un sugo di pomodori, polipo, pinoli e uvetta…Di "tonnetti" (piccolissimi tonni che si pescano lì al largo) con capperi e patate……