Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

30 giugno 2009

Cartoline da Ischia

Sono tornato ieri da una breve vacanza ad Ischia.
In attesa di resoconti dettagliati e "golosi", vi "spedisco" alcune "cartoline" da questa splendida isola :))

22 giugno 2009

Sauce Roquefort

La cucina francese è buona anche per la presenza di un infinito numero di salse e salsine, molto gustose, che accompagnano ogni tipo di piatto. Le salse sono poi una delle mie “manie” in cucina, visto che possono essere utilizzate in mille modi e ci si può sbizzarrire con la fantasia sulla loro composizione; è quindi anche per questi motivi che oggi vi parlo di questa salsina, tra l’altro molto semplice, che nasce da uno dei miei formaggi francesi preferiti, il Roquefort.
Il Roquefort si produce nella Francia Centro-Occidentale, con il latte di pecore della razza Lacaune in una bellissima zona (Aveyron) vicina ai Pirenei. E’ un formaggio erborinato e visivamente può ricordare il Gorgonzola. Ma dal Gorgonzola si differenzia fondamentalmente per il fatto che il latte utilizzato è di pecora e non vaccino e il gusto secondo me è mediamente più “forte”.
Secondo la leggenda, il Roquefort è nato quando un giovane pastore, per andar dietro ad una pastorella molto carina a fondovalle, abbandonò il suo gregge e lasciò il suo pranzo, costituito da pane e formaggio fresco, in una grotta localizzata in una zona montana. Il tentativo di raggiungerla e di ottenere la mano della fanciulla fu lungo e dispendioso, ma il ragazzo non riuscì a raggiungere il suo obiettivo.
Sconsolato, quindi, tornò dopo qualche tempo nel posto da dove era partito e nella grotta trovò il formaggio molto cambiato e pieno di muffe. Ma il gusto del “nuovo formaggio” era sublime!....
Leggende a parte, vediamo come si realizza questa salsa molto gustosa che ho assaggiato per la prima volta in Spagna, in accompagnamento a piatti di carne o a tapas varie.
In un tegame versare mezzo bicchiere di latte e riscaldarlo senza farlo bollire. A parte spezzettare 100-150 grammi di Roquefort (per inciso, è un prodotto un pò caro, ma qualche volta si può anche comprare…). Farlo sciogliere nel latte e successivamente aggiungere al composto 50 cl di panna fresca. Far cuocere a fuoco medio-basso per pochi minuti finché la salsa non si addensa.
Questa salsa si utilizza principalmente per accompagnare le carni. Ottima è ad esempio su una bistecca alla griglia con contorno di patate o su un’entrecote cotta al punto giusto in padella.
Mi piace anche l’abbinamento col pollo e il cognac proposto da un blog molto carino, scoperto recentemente. Ma mi vengono in mente anche altri abbinamenti come sulle patate intere (con la buccia) cotte al forno e, perché no, sulla pasta. Last but not least le moules sauce Roquefort (cozze al Roquefort)!

16 giugno 2009

Pane e pomodoro

E’ estate, fa caldo e, come molti di voi dicono, occorre preparare ricette semplici, fresche e veloci. Questa è sicuramente una di quelle.
Non la definirei nemmeno una ricetta, in quanto si prepara in due secondi ed è piuttosto uno snack che si può mangiare a tutte le ore.
In famiglia, quando ero piccolo, questo spuntino veniva preparato la mattina nelle nostre lunghe vacanze ischitane: per colazione latte e le solite cose e poi dopo un pò di tempo, prima di andare in spiaggia,….pane e pomodoro.
Una preparazione che ricordo sempre con piacere (e con gusto), perché mi fa ripercorrere bei momenti dell’infanzia.
Ecco la semplice preparazione:
prendere una fetta di pane casareccio buono*, “spruzzarci” e spargerci sopra, su entrambi i lati, dei pomodori freschi sugosi (vanno benissimo i pomodori ciliegini) comprensivi di tutti i semi
(senza troppe pignolerie atte a togliere le parti che non possono piacere, ecc, ecc, ecc, bla, bla, bla.…) fino a far diventare rosse entrambe le “facciate”.
Salare ed oliare tutti e due i lati e servire. Una semplice bontà!

*ad Ischia a suo tempo utilizzavamo un ottimo “pane cafone” acquistato in un eccellente forno (per i prodotti che offriva, non per come appariva il negozio) di Ischia Ponte, che forse qualcuno conoscerà….

Ps: Nella foto ho apportato una ”notevole innovazione” a questa ricettina: ho aggiunto qualche fogliolina di basilico spezzettata grossolanamente….:))

11 giugno 2009

Two years old!

Il mare, uno dei temi centrali del mio blog

E zitto zitto il mio blog ha compiuto due anni…
Ringrazio allora tutti voi, lettori e lettrici, che mi seguite assiduamente e che amate come me mangiar bene, il mare e tutto quello che è ad esso collegato.
Ringrazio anche chi mi legge più velocemente o senza lasciare commenti (mi piacerebbe che almeno questa volta però lasciaste una traccia della vostra presenza :)) e chi mi ha inviato, anche via e-mail, apprezzamenti sui contenuti del blog.
E’ bello condividere una propria passione con altre persone e blogger, tutti facenti parte di un mondo che da quando lo frequento mi ha insegnato molto: ognuno mette a disposizione di tutti “un pezzo” della sua esperienza e il risultato è davvero fenomenale.
Grazie ancora!

5 giugno 2009

L’oceano nel piatto

Nella mia ultima capatina in Bretagna sono stato anche, come vi dicevo qui, nella bellissima ed affascinante isola di Ouessant.
Quest’isola è alla confluenza di due mari, quello del Nord e l’Oceano Atlantico ed è nota anche per le forti correnti che caratterizzano i mari stessi che la circondano. L’isola è anche famosa, come altre località della Bretagna, per le alghe che sono presenti nelle acque che la bagnano. Come souvenir di questa isola ho portato quindi con me anche delle alghe essiccate commestibili.
Nella confezione c’era anche un piccolo libricino con delle ricette che si possono eseguire; allora mi sono messo “a studiare” i modi più idonei e plausibili di utilizzo di queste alghe e quelli che potenzialmente più mi sarebbero piaciuti.
Queste alghe in generale si riidratano in acqua tiepida per alcuni minuti e si possono utilizzare soprattutto per insaporire insalate, piatti a base di pesce e salsine varie. “Al naso” le alghe hanno un incredibile profumo di oceano, di mare e di salsedine. Sembra improvvisamente di trovarsi nelle belle spiagge dell’isola tormentate dal vento, da una pioggerellina sottilissima mista ad acqua di mare e sentire il canto dei gabbiani…
Il piatto che ho voluto provare questa volta è stato un cous-cous bretone. Ecco come si prepara:

In una insalatiera mettere 200 grammi di pomodori spezzettati, un cetriolo in pezzetti, del tonno sminuzzato (il contenuto di una scatoletta), il succo di 3 limoni e una quantità ad occhio di alghe essiccate. Salare, pepare e mescolare bene. Aggiungere il cous-cous precedentemente cotto e amalgamare altrettanto bene. Mettere il tutto in frigo per due ore circa e mescolare ogni mezz’ora. Prima di servire, condire con del buon olio extravergine di oliva.
In mancanza delle alghe, mi è venuto in mente un piccolo correttivo a questa ricetta: toglierei i cetrioli che a me non fanno impazzire e aggiungerei al posto delle alghe un paio di cucchiai di colatura di alici: è un piatto fresco, estivo e dal sapore di mare allo stesso modo!
Altre ricette che sono segnalate nel libricino e che proverò presto sono le cozze alla maniera di Ouessant (sauté di cozze "alla francese" con fondo a base di alghe e scalogno) e il riso “Océane”, una sorta di risotto con fondo anche di alghe, poi passato al forno.