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10 aprile 2015

Valorizzando la Candonga...


Ho scoperto da poco una varietà di fragola molto buona. Si chiama Candonga ed è prodotta, a quanto so, nella zona del Metaponto in Basilicata.
E’ una fragola che sin dall’odore colpisce il consumatore per la sua freschezza, mentre al gusto risulta succosa, aromatica, dolce e croccante.
Il mio primo “test” con la Candonga l’ho fatto assaggiandola in purezza, riscontrando le ottime caratteristiche che avete appena letto, ma poi ho voluto utilizzarla anche in qualche buona ricetta.
Una di queste è quella che vi propongo oggi che proviene, con qualche mia variante, da uno dei miei “chef-idoli” e cioè Giorgione, che l’ha presentata in una sua trasmissione TV sul Gambero Rosso Channel. Una ricetta che ho voluto riproporre perché mi intrigava parecchio.
Si tratta di una preparazione un po’ azzardata, composta da ingredienti “salati” a cui abbinare le fragole e non è detto che soddisfi i gusti di tutti, ma secondo me è buonissima e ritengo che possa piacere ai gourmet e agli intenditori a cui principalmente mi rivolgo quando scrivo i miei post.
Ecco allora gli ingredienti che servono per questo piatto, che ho denominato

Nudi di ricotta alla salsa di fragole
(piccolo inciso: non ho usato, come nella ricetta originale, una pasta fresca ripiena di ricotta, ma dei “nudi” di ricotta. Cosa sono i nudi? Sono delle quenelles composte da ricotta impastata con farina e parmigiano e fatte cuocere in acqua bollente salata)


Ingredienti
(per 4 persone)

Per i nudi:
20 cucchiai di ricotta
5-6 cucchiai di farina
3 cucchiai di Parmigiano Reggiano
buccia di limone bio grattugiata qb
un pizzico di noce moscata
foglioline di menta

Per il resto della preparazione:
1 cestino di fragole Candonga (o anche meno)
guanciale, 2 fette di medio spessore
1 cipolla rossa di Tropea
olio extravergine
vino bianco
sale e pepe
Parmigiano Reggiano 30 mesi qb

Esecuzione

In una pentola far appassire in olio evo la cipolla tagliata a pezzetti ed aggiungervi successivamente il guanciale tagliato a cubetti più o meno grossolani. Sfumare col vino bianco e, quando sarà evaporato, aggiungere le fragole ben lavate e tagliate anch’esse a dadini. Far cuocere per non molto tempo, in modo che le fragole si mantengano abbastanza croccanti e che nello stesso tempo si sia formato un bel sughetto. Salare e pepare.
Nel frattempo, mettere insieme tutti gli ingredienti per i nudi e impastare bene. Deve venir fuori un impasto morbido, ma al tempo stesso compatto. Se la ricotta o l’impasto fosse troppo fresco, aggiungere più farina. Formare delle quenelles e adagiarle delicatamente in acqua bollente salata. I nudi saranno pronti quando salgono a galla. Prelevarli, sempre delicatamente, e adagiarli con cura nel piatto di portata.
A questo punto versarci sopra il sughetto alle fragole (e le fragole, ovviamente) e completare con una generosa grattugiata di Parmigiano 30 mesi.
Un piatto goloso e speciale che vi stupirà, che presenta anche il “valore aggiunto” dei nudi, che anche da soli riescono a fornire un profumo e un sapore del tutto particolari.
E vi avviso: di questi ultimi ne preparerò molte altre versioni, perché ci si può davvero sbizzarrire: stay tuned ;)

4 commenti:

@nn@m@ri@ ha detto...

Ciao Enrico, una curiosità: la cipolla rossa e il guanciale non coprono il gusto della fragola? Lunedì mi arriverà della ricotta biologica buonissima e voglio provare questa ricetta, complimenti! A me piacciono molto questi abbinamenti che possono sembrare "strani" ma che, alla fine, sono sempre gustosi, come le preparazioni salate con il melone giallo o con l'ananas. Aspetto le altre versioni, datti da fare. Buon lavoro

Lefrancbuveur ha detto...

@Annanmaria: direi proprio di no, anzi il gusto della fragola rimane ben presente. E' solo attenuato. Secondo me a te piacerà. Grazie e a presto ;)

Alessandro ha detto...

Davvero un'idea interessante. Dovrò cercare però fragole di una buona intensità di profumo e sapore. Come sempre, bravo.

Lefrancbuveur ha detto...

Grazie Alessandro!