Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

26 novembre 2016

A star was born e quanto ... Brylla


Da circa un mese ha aperto nel quartiere Trieste di Roma uno dei locali più interessanti che ho visitato negli ultimi tempi. Si tratta dell'enoteca Brylla, un locale che si rivolge a veri appassionati ed intenditori di prodotti enogastronomici e che vanta numerosi "plus", tra cui l’opportunità di bere alla mescita sostanzialmente tutti i vini in carta.
Al timone di questo bel locale, progettato dalla Laurenzi Consulting, c'è Marcella Capaldo, grande amante del vino, cresciuta sin dall’infanzia tra vigneti ed enoteche, che ha deciso di realizzare con passione un progetto originale e di qualità.


Brylla è un wine-bar moderno, ma nello stesso tempo è un luogo dove ci si sente come a casa ed è il posto dove si vorrebbe stare. Il suo nome, con un gioco di parole, richiama sia l’ebrezza che la brillantezza delle stelle, come quella di Sirio, che fin dai tempi antichi indica il periodo di inizio della vendemmia.
Il locale è diviso in due parti. Appena entrati, ci si imbatte subito nella sala centrale, che risponde ad un'idea di convivialità, con due lunghi banconi simmetrici. Si è in presenza quindi di una sorta di grande tavolo sociale intorno al quale i clienti possono intrattenersi, bere e conversare. Il design e l’arredo interni riprendono e recuperano i materiali classici delle cantine, come ad esempio il legno utilizzato per i banconi e il cotto per il pavimento. Vi è poi una saletta accanto, dal colore blu notte, che evoca il cielo stellato, più appartata ed elegante per chi preferisce maggiore privacy e tranquillità. 


Al piano inferiore c'è infine anche una cantina di circa 40 metri quadrati, dove i clienti possono recarsi per scegliere la propria bottiglia e dove in futuro potranno gustare delle cene in una bella atmosfera.
Sul fronte dell'offerta, quella relativa ai vini presenta una carta molto composita ed interessante, con oltre 200 bottiglie che rispecchiano molteplici realtà, dal piccolo produttore di qualità alle grandi cantine. Le etichette, inoltre, spaziano da quelle più semplici e dirette a quelle più impegnative ma nello stesso tempo anche molto intriganti.


La carta dei vini abbraccia il mondo del vino degli ultimi trent’anni – precisa Marcella – e non mancano nemmeno etichette di comparti emergenti come quello biologico, biodinamico e dei vini naturali. Nulla è escluso, purché sia buono”.
Più nello specifico, le etichette offerte costituiscono un grande viaggio attraverso le zone vinicole più importanti del mondo. Si comincia dalla Francia, con i grandi rossi di Bordeaux, quelli di Borgogna, della Côte du Rhône e i bianchi della Loire. Quanto alle bottiglie provenienti dal nostro paese, si possono trovare ottimi Barolo e Barbaresco, mentre altre etichette arrivano dalla Liguria (Rossese di Dolceacqua), dal Molise (Tintilia), dalla Sicilia, con le meraviglie dell’Etna e da molte zone del Lazio. Ben rappresentata la Campania, terra d’origine di Marcella, con Fiano d’Avellino, Greco di Tufo, l’Aglianico nelle sue diverse espressioni, ma anche piccole produzioni ischitane e della Costa d’Amalfi. Champagne e grandi bollicine italiane chiudono l'ampia offerta.
Sul fronte dei prezzi è interessante (ecco un altro "plus") la proposta che prevede il semplice assaggio di un vino ad un costo pari alla metà di quello di un calice, per consentire la degustazione di tanti vini senza spendere un patrimonio.
Per quanto riguarda il cibo offerto, anche qui siamo su ottimi livelli con proposte davvero sfiziose ed inconsuete rispetto alle altre enoteche. 


Il menu del bancone spazia dai salumi, formaggi (quelli di DOL) e terrine agli affumicati e ai patè fino ad arrivare alla degustazione del “Mare in Scatola”. Si tratta in quest’ultimo caso di deliziose conserve provenienti da aziende artigianali italiane, portoghesi e spagnole (vi consiglio di assaggiare ad esempio uno stupendo baccalà alla vizcaìna!). Il lato sfizioso dell'offerta gastronomica si esprime nel suo modo migliore scegliendo delle goduriose tapas dalla relativa carta, che contiene piccoli e saporiti capolavori per accompagnare il vino, come le cozze alla brace, la pancia di maiale e il caciocavallo irpino in coccio, per non parlare dell'intramontabile tortilla alla spagnola.



Il menu à la carte, poi, include dei gustosi piatti cucinati con il Josper, interessantissimo forno a brace di origine spagnola ideale per cotture veloci ma succulente, che conferisce ai cibi una lieve affumicatura che li rende piacevoli e speciali. Qualche esempio? la pluma di maiale iberico con radicchio, valeriana e cachi, il buonissimo galletto Spatchcock con macco di fave e cicoria o il pugliesissimo riso, patate e cozze.


Il menu di Brylla comprende infine anche dei piatti preparati a fuoco lento, dal gusto intenso e avvolgente, per mantenere tutti i succhi di cottura, tra cui la guancia di manzo alle nocciole con sedano rapa fondente, la punta di petto di vitella con schiacciata di patate e il pulled pork burger.
Insomma proprio un locale da non perdere, dove tornerò spesso. E non solo perché dal mio ufficio dista appena dieci minuti di rilassante camminata...

Brylla
Via Chiana, 77
00199 Roma
Orario: dal martedì alla domenica
dalle 12.00 alle 15.00 e dalle 18.30 alle 24.00.
Chiuso il lunedì

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